Il testo che segue si prefigura come un breve excursus su alcuni degli studi della professoressa Claudia Tavolieri in merito alle modalità di traduzione della Historia Lausiaca. Le informazioni qui riportate sono estrapolate dal suo contributo "Riflessioni intorno ad alcuni excerpta tratti dalle versioni siriache dell'Historia Lausiaca di Palladio" — Translation dynamics in early Christian Literature.
La Storia Lausiaca è un'opera composita che racconta la storia dei Padri del deserto (monaci paleocristiani che vivevano nel deserto egiziano) scritta nel 419-420 da Palladio di Galazia, su richiesta di Lauso, ciambellano alla corte dell'imperatore bizantino Teodosio II, prendendo come punto di riferimento la" Vita di Antonio"(abate) di Atanasio di Alessandria. Palladio fu discepolo di Evagrio Pontico.
L'insieme dei testi che compone l'opera è confluito in siriaco nel Libro Del Paradiso di Ananisho, risalente al VII secolo, pervenuto a noi attraverso il "Libro Dei Superiori" (Ktaba d-Rishane) di Tommaso Marga,del IX secolo.
René Draguet
L'edizione critica della versione siriaca dell'Historia Lausiaca fu edita da R. Draguet nel 1978. La pubblicò nel Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium, basando la sua analisi sull'edizione critica del testo greco dell'opera.
Il materiale composito riflette un'ampia pluralità di tradizioni ascetiche, la cui funzionalità si indirizza alla creazione di materiale didattico per le scuole monastiche e al completamento di un processo edificatorio, fondato sulla selezione di testi patristici. Le vite dei Solitari raccontate restituiscono un affresco affascinante della vita e delle imprese dei monaci. Alla fase dell'apprendimento faceva seguito il processo di circolazione di conoscenze attraverso una costante opera di traduzione realizzata per messo di tecniche esemplificate su modello dell'esegetica cristiana, di matrice alessandrina o antiochena.